Il pelago di via S. Ansano, sotto Villa Medici
Le acque di Fiesole
Progetto di ricognizione delle risorse idriche e dei manufatti del territorio fiesolano
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In memoria di Mario Cantini, geometra comunale, erudito fiesolano
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Il progetto “Le acque di Fiesole”, promosso da Fiesole Democratica, prevede lo svolgimento di una puntuale e, per quanto possibile completa ricognizione al riguardo delle risorse idriche offerte dal territorio fiesolano; che si tratti di sorgenti, invasi, fossi, torrenti, impianti e manufatti di gestione della risorsa, sistemi di approvvigionamento, nonché meccanismi di pubblica diffusione dell’acqua, quali rubinetti e fonti offerte al pubblico uso.
Si è già individuata una lista di emergenze (citata più avanti), che costituisce, al momento, un primo parziale elenco di situazioni da approfondire e mappare.
È solo sulla base di un’appropriata conoscenza, infatti, che potranno essere individuate le azioni che su ogni singola emergenza andranno studiate, progettate, realizzate al riguardo della tutela, ripristino, valorizzazione che valga la pena portare avanti. La stessa diffusione della conoscenza da parte della popolazione, per il tramite dei cosiddetti “Cammini delle acque” proposti dal gestore idrico Publiacqua, con percorsi trekking e bike e altre azioni da promuovere presso le scuole si potranno definire solo a condizione che si abbia contezza del “patrimonio” idrico del territorio.
Il progetto interessa il territorio del comune di Fiesole; soltanto marginalmente e motivatamente potrà interessare in parte i territori dei comuni confinanti, per ragioni tecniche e le evidenti interconnessioni idriche.
Svolgimento
La ricognizione costituisce un indispensabile strumento affinché si possa, in un prossimo auspicabile futuro, provvedere alla messa in sicurezza e tutela della varia “strumentazione” che sovrintende alla captazione, lavorazione e diffusione dell’acqua; e per il ripristino di situazioni che, dal punto di vista archeologico, dell’opera dell’ingegno e delle azioni umane valga la pena di occuparsi.
L’indagine sarà svolta e coordinata per il tramite di un piccolo gruppo di lavoro di soci dell’Associazione Fiesole Democratica, con la preziosa collaborazione di un qualificato gruppo di Associazioni che, per la loro individuale e specifica mission costituiscono un significativo partenariato che supporta il progetto e potrà, ognuno recando il proprio contributo, portarlo a buon fine.
Si tratta, in primo luogo, di approfondire e integrare la lista delle “emergenze” idriche fiesolane per il tramite di un accurato lavoro di ricerca storica da svolgersi presso l’Archivio Storico Comunale, una delle istituzioni migliori fra quelle archivistiche di un comune in Toscana, particolarmente qualificato, attrezzato, frequentato da studiosi e personalità: un giacimento che va “scavato” in modo tale da portare alla luce quelle informazioni di cui oggi non abbiamo contezza. Inoltre andranno raccolte testimonianze orali presso quelle persone che nel corso del tempo hanno lavorato alla gestione degli acquedotti comunali e che per la loro conoscenza costituiscono una fonte informativa utilissima.
In secondo luogo andranno presi opportuni contatti con i vari titolari di competenze amministrative e tecniche che operano nel territorio, a partire da:
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Publiacqua S.p.A., gestore del Servizio Idrico Integrato che detiene la gestione delle reti e degli impianti di trattamento delle acque;
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L’Università di Firenze, in particolare con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, con il quale ci sono già state precedenti occasioni di collaborazione;
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il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, che sviluppa le competenze in materia di gestione del reticolo minore;
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la Regione Toscana, per il coinvolgimento del Servizio Cartografico e di altri servizi di interesse;
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il Genio Civile che rilascia le autorizzazioni e le concessioni di pozzi e che svolge altre funzioni d’interesse del progetto.
Andrà definita inoltre una sintetica scheda, nella quale appuntare tutte le informazioni che possono essere reperite, sia nelle carte archivistiche, sia ricorrendo a testimonianze orali di persone che oggi possono essere consultate; ancora alcuni degli operai e dei tecnici, infatti, che hanno lavorato alla gestione del servizio idrico sono o in attività (magari in altri enti) o di recente pensionamento e quindi possono essere contattati e ascoltati.
Si rammenti che il servizio, nel territorio fiesolano, è stato gestito in economia da maestranze comunali fin dai tempi più remoti, poi affidato in concessione di gestione per trent’anni alla Società Acque Toscane S.r.l. a far data dal 1° ottobre 1991, mentre oggi il Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) è affidato alle cure della Società Publiacqua S.p.A. che già lo gestiva per conto di ben 45 comuni fin dal 1° gennaio 2002. Fiesole era dunque rimasto l’unico comune dell’ambito territoriale del Medio Valdarno che non aveva ancora conferito la gestione del servizio al gestore unico Publiacqua, nelle more della conclusione del contratto con la Società Acque Toscane.
Fiesole dunque, in virtù della scelta fatta a suo tempo dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Aldo Frangioni, dopo aver messo a punto scelte strategiche fondamentali (cui collaborarono l’Assessore Antonello Nuzzo e il dirigente regionale Elio Giovannini, nonché Massimo Fanfani e Osvaldo Griffini, già dirigenti del Comune di Firenze), scelte che hanno consentito di mettere in sicurezza l’approvvigionamento idrico dopo la grande crisi congiunturale del 1985. Subito dopo quegli anni il Comune di Fiesole decise che si rendeva opportuno avvalersi di una società industrialmente appropriata per realizzare quelle strategie e garantire che non vi fossero più problemi nell’erogazione dell’acqua potabile.
Primo elenco di situazioni da approfondire
Da un primo, empirico, esame della realtà territoriale del comune di Fiesole, sono per il momento emerse le seguenti “emergenze idriche” sulle quali si soffermerà l’inizio del lavoro per la realizzazione del progetto:
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Acquedotto Mediceo – da Calderaio a v. Forbici (FI) + tratto da Montereggi
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Cisternone Acquedotto - P.zza Garibaldi Fiesole
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Buca delle Fate e Terme Romane – Area Archeologica Fiesole
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Fonte Sotterra – Borgunto e cisterna piazza S. Bernardino
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Pozzo piazza Mino
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Pozzo della chiesa di S. Maria Primerana e cisterna visibile dalla Sala del Basolato
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Pelago via Caldani
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Pelago via S. Ansano
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Pelago (ex) via Pelagaccio
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Sorgente Torrente Affrico (c/o scuola Media e canale lungo via Pelagaccio/Doccia)
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Sorgente e Acquedotto Le Caselle – Baccano Fiesole
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Sorgenti Montereggi
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Sorgenti via di Valle
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Sorgente Acquinvogliolo e Doro – Olmo Querciola
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Sorgente burraia – via Poggio Montereggi
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Sorgente Fontelucente – Villa Peyron e lago – Via Vincigliata
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Fontelucente – c/o chiesa. Fonte Gambinossi – via Vincigliata
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Fonte del Pecchioli – Via Riotorto
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Lago Vetta Le Croci – Vetta Le Croci
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Lago Montefiano – via Montefiano via Rio Torto
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Lago di Romena – Pontanico
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Lago delle Colonne – Fattoria di Maiano
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Lago Maurizio – cave di Maiano
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Diga La Calvanella – in comune di Pontassieve, ma di proprietà del Comune di Fiesole
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Fosso delle Mulina con vari manufatti di pregio – mulini, strada, ponticelli,
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Fosso delle Scalacce con vari terreni e manufatti per captazione (recenti)
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Fosso di Sambre/ Cucina (tratti di valore ambientale e paesaggistico)
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Fossataccio (tratto via Ceanzi e sorgente su slargo via A. Costa)
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Torrente Mensola
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Torrente Affrico
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Pescaia di Ellera con mulino
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Gualchiere di Girone (proprietà Comune di Firenze)
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Ex lavatoi Girone
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Via Fontanelle (villa La Fonte)
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Fontanello piazza del Mercato (Scala Maiorfi)
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Fontanello Le Cannelle
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Fontanello Mascherone
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Fontanello Borgunto – via dei Caldani
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Fontanello via Belvedere
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Fontanello via Riorbico
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Fontanello piazza Mino da Fiesole
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Fontana via S. Francesco
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Fontana Tre Pulzelle (Villa Papiniano) – via Vecchia Fiesolana
Partenariati
La nostra Associazione ha chiesto il partenariato al Comune di Fiesole; FD ha avviato inoltre una serie di contatti e confronti con altre Associazioni locali che potranno collaborare alla realizzazione e allo sviluppo del progetto.